Allods Online

04/09/13

Finalmente! È proprio il caso di dirlo, perché Allods Online nell'ultimo anno e mezzo ci ha fatto tribolare davvero parecchio. Nonostante il travaglio, le salite e le discese, il gioco è andato avanti approdando in release lo scorso aprile, dopo una lunghissima open beta nel corso della quale il gioco ha fatto parlare moltissimo di sé, sia nel bene che nel male.
Dalla Russia con Amore

Allods Online è infatti il MMORPG fantasy nato dalla mente di una software house russa, Astrum Nival, non nuova al mondo dei videogiochi nota in Europa per la serie chiamata Rage of Mages, della quale Allods è l’erede naturale. Sviluppato con un budget di oltre 10 milioni di dollari, sin dall'inizio questo doveva titolo puntava dichiaratamente ad essere la punta del diamante del mercato dei free to play: un luminoso faro occientale nell’oceano orientale nato con l’intenzione di proporre al pubblico un F2P con un item shop equilibrato senza vantaggi irritanti per l'utenza pagante… ma come saprete le cose non sono andate esattamente così.

Il cattivo della nostra storia si chiama Mail.ru, una grande società, anch'essa russa, che salvò e condannò Allods allo stesso tempo. Mi spiego meglio: accadde che Astrum Nival, inizialmente, mantenne le promesse di un gioco con un item shop non dominante, ma proprio per questo ben presto andò in bancarotta. Mail.ru rilevò l’ormai morente softco salvandone quindi il molto promettente MMORPG, riportandolo sul mercato e facendo si che lo sviluppo andasse avanti, cambiando del tutto, però, l'impostazione dell'item shop.

Fear of Death

Mentre quest'intreccio si svolgeva in Russia, da noi in Europa si è saltati subito, o quasi, alla fine del romanzo grazie al publisher gPotato. Dopo quattro fasi di closed beta ed un open beta con un inizio da dimenticare, forse nessuno dei piani alti si aspettava più una così alta affluenza di giocatori al day one come invece è poi avvenuto. Inizio dell'open beta europea disastroso, dicevamo. Per tre motivi principali:
  • I primi giorni era assolutamente impossibile giocare in modo decente per colpa di un altissimo numero di giocatori, con zone piene di giocatori intenti a rubarsi i mob. gPotato corse ai ripari un po’ oltre tempo massimo, aprendo un nuovo server qualche settimana dopo.
  • Mail.ru aveva già acquistato Astrum Nival quando gPotato diede inizio all'open beta, quindi l’apertura dell’item shop sui server occidentali che ha fatto così tanto scalpore tra gli utenti ha portato il publisher a correre ai ripari abbassando i prezzi.
  • Fear of Death, paura della morte, un debuff alle statistiche del giocatore che colpiva il giocatore morto. Un debuff “demonizzato” da tantissimi giocatori che gridavano allo scandalo, che a lungo ha fatto temere per la prematura morte dell'interesse verso questo titolo.

Però ormai il danno era stato fatto. Molti vecchi giocatori abbandonarono, mentre i nuovi tentennavano ad iniziare. Ma nonostante tutto il gioco rimaneva godibilissimo, l’item shop non influenzava il gameplay in modo esagerato e il debuff era facilmente curabile spendendo un po' di gold in game. Insomma una lunga storia di sviluppo prima della release definitiva, senza precedenti o quasi, con tanto di espansioni (ben quattro!) che hanno ampliato notevolmente i contenuti di gioco rispetto a quando ebbe inizio l'open beta più di un anno fa.

Odissea Astrale

Prima di concentrarci su quello che Allods Online oggi offre è doveroso fare una breve introduzione: questo MMO è infatti l’ultimo capitolo di una serie di videogiochi che vanta una storia ventennale, un po' alla Warcraft. Ne consegue un lore sia molto profondo e sviluppato con intrighi, guerre, tradimenti, spie e molto altro, che farcisce la trama del titolo in maniera superba. Una caratteristica degna di nota, tipica di Allods, è l’aspetto “adulto” della storia, storia che non ha paura di deviare dal politically correct, come nel caso degli episodi di razzismo verso gli Elfi e i Gibberlings ed addirittura una storia omosessuale tra due elfi.

E, sempre similmente a Warcraft, anche qui un grande cataclisma ha sconvolto il mondo che però qui è stato letteralmente fatto a pezzi dando vita alle isole fluttuanti, gli Allods che danno nome al gioco, in un oceano letale chiamato Astral, navigabile solo grazie a speciali navi volanti. Tradotto in pratica videoludica, il gioco ci propone due opposte fazioni, la Lega e l'Impero, composta ognuna di tre razze differenti. Della prima fanno parte i Kaniani, uomini burberi, pelosi e muscolosi, gli Elfi, qui dall’aspetto vagamente gaio, dotati di piccole alucce da fata e gli stranissimi Gibberlings, razza composta da gruppi di tre palle di pelo carine e pucciose, che tanto fanno storcere il naso ai maschietti, ma che molto sono apprezzati dalle giocatrici. L'impero si compone invece di Xadaganiani, uomini dall’aspetto austero, Orchi e Arisen, originali creature organiche non-morte composte da parti meccaniche.

L’ambientazione delle zone cambia decisamente a seconda della fazione di appartenenza di un dato territorio: quello della Lega è caratterizzato da un’architettura fantasy con boschi e castelli stregati, con edifici che strizzano l’occhio alle tipiche architetture russe. Quello imperiale è invece caratterizzato da uno stile militare, con richiami alla dittatura comunista e nazista. Gli edifici sono molto austeri e sobri, con grandi deserti che ne dominano il paesaggio.



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Allods

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