Le api artificiali potranno sostituire quelle vere

07/04/13

Il calo della popolazione mondiale delle api è un problema che riguarda l’intero ecosistema: meno api significa anche meno possibilità per l’impollinazione dei fiori e quindi lo sviluppo dei frutti. Negli ultimi anni si sono riscontrati molti casi di moria di api a causa dell’inquinamento da pesticidi e/o elettromagnetico.
Per rimediare in qualche modo al problema alcuni ricercatori dell’ Università di Harvard e della Northeastern University hanno creato delle api robotiche con lo scopo di occuparsi proprio dell’impollinazione qualora sia necessario.
Le ricerche sono cominciate nel 2009 con l’obiettivo di riprodurre non soltanto il comportamento di un singolo insetto, ma quello di un intero sciame, comprese le interazioni tra migliaia di api.
Tale progetto, che ha preso il nome di Micro Air Vehicles Project, si basa sulla progettazione di robot in miniatura alimentati da sorgenti di energia compatte e sulla miniaturizzazione dei computer e dei sensori necessari, oltre ovviamente agli algoritmi che devono gestire moltissime macchine indipendenti.
Il risultato è un insieme di minuscoli robot che nel complesso risulta più efficiente nel condurre a termine i propri compiti rispetto a un unico esemplare.
Così diventa possibile adoperare le roboapi per impollinare i fiori ma anche per operazioni di ricerca ed esplorazione, dalla sorveglianza di zone pericolose per gli uomini fino al controllo del traffico veicolare.

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