Fumetto con scene di sesso gay, Apple vieta la vendita sullo store

13/04/13

Apple accusata di omofobia dopo il presunto divieto di vendita sull’App storedi un fumetto con esplicite immagini di “sesso gay”. Si tratta in realtà di un equivoco che riguarda una questione molto più ampia, quella dei contenuti pornografici su iOS.
A scatenare l’allarme il famoso fumettistaBrian Vaughan che si è visto impossibilitato a distribuire la sua ultima copia di ‘Saga’ sullo store online. La ‘mela’ non gradisce infatti contenuti per adulti sul proprio negozio perché non vuole turbare il bacino dei giovani utenti. Sono state tantissime le app eliminate dalla vendita sino ad oggi. Ad annunciare la notizia del 'bando' lo stesso autore del fumetto:
“Come si spera sia stato chiaro dalla prima pagina del nostro primo numero, Saga è una serie dedicata al proverbiale “lettore maturo”. Sfortunatamente, a causa di due immagini-francobollo di sesso gay, Apple ha bandito il numero 12 di Saga di domani dalla distribuzione con qualsiasi app iOS”
A quanto pare, vi sarebbero delle scene di intimità e sesso gay, seppur in senso lato, nel numero in questione. In una delle vignette, infatti, c’è un uomo con la testa sostituita da un televisore. Sullo schermo di questa TV sarebbe rappresentato un rapporto orale fra due ragazzi (foto).
L’autore non sembra lamentarsi delle però limitazioni di App Store, riconoscendo la lecita scelta di proteggere i minori dalla visione di contenuti per loro non appropriati. Meno felici della notizia gli utenti che hanno urlato inizialmente “al lupo al lupo” puntando il dito contro l’azienda.
Non è la prima volta che la Apple viene accusata di omofobia. A febbraio lo sviluppatoreBarry McDermott ha dichiarato che l’azienda ha vietato la sua app. sull umorismo gay “Lil’Flamer” a causa della sua natura potenzialmente offensiva, mentre in più di 150mila hanno protestato nel 2011 per eliminare da iTunes una app che si proponeva di "curare i gay".
Diversamente da quanto viene raccontato però Apple ha mostrato un grande sostegno verso la comunità gay. L’azienda ha donato 100mila dollari per la campagna NOH8 nel 2008 per combattera la Proposition 8 in California.
Fonte: www.you-ng.it

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